martedì 7 febbraio 2017

Letture...


Stralci...

«... A farci soffrire è la nostra incapacità di accettare la morte. Troppo spesso consideriamo la morte come qualcosa che a noi non accadrà; in realtà, si nasce soli e si muore soli e, un giorno, tutti noi abbandoneremo la dimensione terrena. L'accettazione della morte potrebbe diventare un ulteriore elemento di forza che ci aiuterà ad accettare la nostra stessa morte...»

«... Noi non siamo sulla Terra per soffrire e la morte e le prove non sono castighi bensì una forza propulsiva che ci permette d avanzare e di accedere a un livello superiore, finchè non lo avremo capito rimarremo confinati ai livelli inferiori, aggrappandoci alle fotografie, ai ricordi, al passato e a quella mente che ripete all'infinito il solito ritornello: 'Dio mio, quanto sono disgraziato!'

Il giorno in cui comprenderemo che la vera illusione è nella materia e non nella morte, saremo liberi: accettando la morte, potremo realizzare pienamente noi stessi!
Potremo utilizzare questa forza per vivere con gli altri, per prepararci al nostro futuro abbandono della dimensione terrena poichè ormai lo abbiamo accettato, ma vivendo appieno il momento presente.
Per poter essere autentici, dobbiamo anche accettare la rabbia e l'odio che ci capita di provare. Non esiste nulla di più terribile di reprimere questi sentimenti. Per quanto ci sforziamo di pensare 'non devo' rimangono ben nascosti dentro di noi...
Succede spesso che a furia di reprimerli, un bel giorno prendono improvvisamente il sopravvento. E' meglio dunque guardarli in faccia, accettarli e accettare anche il fatto che non sono eterni, senza mai escludere la possibilità che evolvano in una direzione più positiva: un nemico di oggi può diventare un amico di domani.
In questa ricerca di autenticità e di centratura su di sè, risulta essenziale rispettare gli altri così come sono, con le loro difficoltà, e non come vorremmo che fossero».

«...Connettetevi a voi stessi. Tutto ciò in cui vi siete macerati fino a consumarvi, rasentando la putrefazione dell'anima (il denaro, il lavoro, i dogmi, questa società materialista), che voi credevate fosse la realtà e il fine ultimo da raggiungere, era solo una grande illusione, che è destinata a scomparire.
Tutto ciò che creiamo nella vita non è nient'altro che un mezzo, sempre e comunque.
Il vero fine è il ricongiungimento con noi stessi, con la nostra vera essenza!...»

«... È dunque arrivato il momento di riconnetterci alla nostra anima... »

Un soffio di eternità di Patricia Darrè

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